giovedì 10 luglio 2014

Programmi, APP o funzionalità sul Cloud ?

Probabilmente ancora non è evidente qual'è la soluzione migliore per la realizzazione di funzionalità utente che hanno una GUI (Graphic User Interface).

Prima c'erano, e ci sono ancora, i Programmi installati sui PC,
poi sono arrivate le App che in fin dei conti sono sempre dei programmi, scaricati da repository ufficiali, da installare sugli Smartphone, sui Tablet e più di recente anche sui PC stessi.

Parallelamente, con l'evoluzione delle tecnologie web e l'incremento della velocità della rete, sono arrivate le prime funzionalità on line, soprattutto di tipo office (es. Google Drive, Microsoft OneDrive, Office 365), ed utilizzabili tramite il solo browser, senza bisogno di installare nulla sul proprio device.
Sul web ce ne sono tantissime, di tutti i tipi e sempre più evolute: per il foto ritocco, video editing, document conversion, data analytics, grafica, ecc., alcune anche molto complete e ben fatte.

Le stesse aziende, leader del mercato del software, hanno raccontato che il futuro è nel Cloud, con risorse, funzionalità e servizi SaaS (Software as a Service) utilizzabili direttamente on line, ma nel contempo si sono smentite da sole imponendo alla clientela l'utilizzo di Store ufficiali da dove effettuare il download delle applicazioni. 

Google ha invaso il mercato con Android che fonda tutto sulle App e poi ha prodotto Chromebook che è utilizzabile solo essendo connessi ad internet accedendo alle funzionalità Cloud, per poi recentemente fare un passo indietro dichiarando che permetterà di installare App anche sul sistema operativo ChromeOS.

Non è stata da meno Microsoft che sull'ultimo Windows 8.1 consente di installare sia programmi tradizionali che App. 

Sui diversi repository ufficiali (Apple Store, Google Play, Windows Store) proliferano App ibride che sfruttano gli stessi servizi già raggiungibili sul cloud con il browser.
Molte di queste non sono altro che semplici cornici alla pagina web che implementa la vera funzionalità.

Nonostante con le ultime tecnologie web si realizzino interfacce grafiche che non hanno nulla più da invidiare, si continuano a sviluppare anche doppioni funzionali con App e programmi da installare che replicano di fatto le stesse modalità di utilizzo.
Ad esempio, che senso ha sviluppare una App di news, quando si ha già un sito web responsive che pubblica le notizie ?  E' solo un a tattica marketing per avere una propria icona/logo sul telefono di chi la installa oppure c'è una reale motivazione funzionale ?

Chiaramente hanno una reale utilità le App che possono funzionare in locale senza bisogno di essere connessi ad internet o che fanno delle notifiche automatiche all'utente, ma negli altri casi qual'è lo scopo se non quello pubblicitario ?

In un momento di convergenza funzionale tra PC e terminali mobili (Smartphone e Tablet), è emblematico il mix che si è creato sui nostri device dove proliferano link, app e programmi.

Installo il Programma, la App oppure vado sul Sito ?
Nel dubbio tutti e tre, per non perdermi niente.

Forse è proprio il mix la soluzione più giusta.

Boh....




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